Guida a un'esposizione solare consapevole
Abbiamo raccolto le domande che ci fate più frequentemente sui solari e sull'esposizione e abbiamo deciso di rispondere in questo articolo creando una sorta di guida per un'esposizione in totale sicurezza. Sicuramente rispetto a qualche anno fa la consapevolezza dei danni a cui può portare un' "abbronzatura selvaggia" è notevolmente aumentata, ma siamo sicuri di sapere proprio tutto sull'esposizione solare? Buona lettura :)
1.Cosa sono gli UVB e gli UVA?
UVB: sono i responsabili dell'abbronzatura, ma anche di danni immediati come scottature, eritemi e reazioni allergiche. Stimolano la produzione di melanina e di vitamina D. Vengono schermati da vetri e nuvole.
UVA: penetrano il derma in profondità alterando la struttura cutanea: sono i principali responsabili dell'invecchiamento prematuro della pelle, macchie, rughe, secchezza della pelle fino ai tumori cutanei.
2.Cosa significa SPF?
SPF è una sigla inglese che sta per Sun Protection Factor; in italiano può essere tradotta con FPS, ovvero fattore di protezione solare. Questo numero indica la capacità del prodotto di filtrare i raggi UV. Le creme con SPF 50 filtrano il 98% dei raggi UVB, le SPF 30 il 96, le SPF 15 il 93% e le SPF 6 l'84%. Le differenze sono quindi abbastanza minime, soprattutto tra le protezioni più alte.
3.Qual'è la protezione più adatta a me?
La crema solare va scelta in base al fototipo. I fototipi sono 6, dall'1 caratterizzato da una pelle chiarissima e sensibile (chi presenta questo fototipo dovrà scegliere una crema con SPF alto, 50 o più) al 6 tipico di una pelle che si abbronza facilmente e resistente al sole (potrà usare una protezione più bassa, 6 o 10). Ricorda poi che ciò che conta oltre all'SPF è la quantità che utilizzi: il fattore di protezione è garantito solo se usi una quantità abbondante di prodotto, corrispondente a circa 30 ml di prodotto (sì hai letto bene!! 30 ml!): stando a questa quantità consigliata da dermatologi e medici una confezione ti dovrebbe durare circa una settimana.
4.Ogni quanto devo riapplicare il solare?
La crema solare dovrebbe essere applicata 30 minuti prima dell'esposizione affinché venga assorbita completamente dalla pelle. Ripetere l'applicazione ogni 3/4 ore e dopo ogni bagno in quanto il sudore, la sabbia se i bambini giocano e l'acqua possono diminuire la protezione.
5.Doposole o crema corpo: cosa cambia?
Il doposole, come ci suggerisce il nome, è un cosmetico nato e realizzato appositamente per dare sollievo dopo l'esposizione solare: è quindi in grado di reidratare la pelle, lenirla da eventuali arrossamenti e rinfrescarla. Inoltre spesso sono presenti degli antiossidanti che hanno lo scopo di impedire la progressione del danno… dunque dopo un'esposizione solare più o meno lunga è sempre buona abitudine utilizzare un doposole anziché la solita crema corpo.
6.Qual è la differenza tra filtri chimici e fisici?
Filtri fisici (o minerali): deviano i raggi UV proteggendo la pelle. Generalmente li troviamo nell'INCI come biossido di titanio (Titanium Dioxide) e ossido di zinco (Zinc Oxide). Tendono a creare degli aloni bianchi sulla pelle.
Filtri chimici: proteggono la pelle assorbendo i raggi UV. Iniziano ad agire dopo 20/30 minuti dall'applicazione.
7.Posso utilizzare il solare avanzato dell'anno scorso?
Assolutamente no! Questione in realtà sottovalutata da molti, è ben più importante e delicata di quello che molti pensano: come tutti i cosmetici anche i solari hanno una scadenza dall'apertura (PAO) indicata con un simbolo di una crema aperta con a lato il numero di mesi; per i solari è generalmente di 12 mesi dall'apertura.
Cosa succede allora se si utilizza un solare avanzato dall'anno precedente? Non è possibile stabilire con certezza la protezione che sarà in grado di darvi il solare aperto da molto tempo: applicare quindi un solare avanzato dall'anno precedente equivale ad utilizzare una semplice crema idratante. Inoltre i solari sono sottoposti a sbalzi di temperatura notevoli (spiaggia, auto, casa..) e questo fattore può alterare la qualità del prodotto.
8.Gli integratori di Betacarotene sono utili per migliorare l'abbronzatura?
Il Betacarotene, preso con costanza, aiuta notevolmente ad evitare eritemi e scottature, oltre a rendere l'abbronzatura più intensa e uniforme: grazie ad esso riusciamo quindi a togliere quel fastidioso colorito "mozzarella" più velocemente esponendoci per meno tempo al sole. Il Betacarotene però non protegge la pelle dai danni a lungo termine, quindi ricorda di applicare sempre la protezione.
ALTRI CONSIGLI
-evitare di esporsi nelle ore più calde, fra le 11 e le 16
-non esporre i neonati e i bambini piccoli al sole diretto
-soprattutto durante le prime esposizioni utilizzare degli indumenti come ulteriore protezione dal sole (cappelli, occhiali, t-shirt..)
-non scordare di portare sempre con te un burrocacao con un SPF: anche le labbra hanno bisogno di essere idratate e protette.
L'esposizione solare non è però solo negativa: vi ricordiamo infatti che l'esposizione solare, oltre a rendere la pelle più dorata e aumentare il buon umore, ci permette di fare scorta di vitamina D. Questa vitamina liposolubile è essenziale nell'assorbimento del calcio ed è fondamentale per la corretta mineralizzazione delle ossa. Riusciamo a ricavarla dagli alimenti, ma viene anche prodotta direttamente dal nostro corpo solo per effetto dell'esposizione ai raggi UVB. Si stima che basta un'esposizione di 30 minuti al giorno per fare la giusta scorta di vitamina D.
… quindi esposizione sì, ma consapevolmente! ;)
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