Ginkgo biloba: tutte le proprietà del fossile vivente
Il Ginkgo biloba appartiene alla famiglia delle Ginkgoaceae e viene anche chiamato "fossile vivente" in quanto è la pianta a semi vivente più antica. Comparve sulla Terra circa 200 milioni di anni fa quando esistevano solo felci ed equiseti. Circa 2 milioni di anni fa scomparve dall'Europa sopravvivendo solo in Oriente, in particolare in Cina. Fu un botanico tedesco (E. Kaempfer) a scoprire e a portare in Olanda un albero di ginkgo e attualmente è presente in tutto il mondo. Descrisse questa pianta in un trattato indicandola come un ottimo rimedio per la longevità e per mantenersi in salute. Ciò lo sa bene anche la medicina cinese: infatti è un rimedio usato da sempre in Cina per asma e infezioni, come antiossidante, tonico per la mente ed è associato alla longevità.
Descrizione botanica
E' una pianta dioica: si può quindi trovare sia nella sua forma maschile (con sacche polliniche contenenti i granuli pollinici) che in quella femminile (con ovuli producenti semi). Il ginkgo è una pianta che sopporta bene le condizioni sfavorevoli come l'estrema siccità, l'inquinamento e resiste alle temperature fredde fino a -34० C. Le foglie sono verdi e diventano giallastre in autunno; la loro forma è a ventaglio e sono divise in due lobi, caratteristica che gli conferisce l'appellativo bilobata. Esse presentano un picciolo molto lungo e sono percorse da sottili nervature lungo tutta la lamina fogliare.
I semi che si formano (erroneamente chiamati frutti) sono carnosi, di colore giallo bruno e diventano fetidi dopo completa maturazione per la presenza di acido butirrico.
Parti usate e principi attivi
Vengono utilizzate le foglie a scopo fitoterapico le quali sono raccolte in autunno ed da esse si ottiene l'estratto secco. In Oriente oltre alle foglie utilizzano anche i semi prima della completa maturazione.
Nel fitocomplesso troviamo vari composti che sinergicamente espletano le loro attività : tra questi troviamo i glucosidi flavonoidici (kampferolo, quercitina), i diterpeni lattonici (ginkgolidi A,B,C,J,M), i sesquiterpeni lattonici (bilobalide), l'acido ginkgolico e l'acido idrossiginkgolico.
Proprietà
Ora che conosciamo le parti che vengono utilizzate del ginkgo a scopo fitoterapico e i suoi preziosissimi principi attivi diamo un'occhiata alle proprietà di questa pianta.
1)MEMORIA E CONCENTRAZIONE: questa forse è l'attività più conosciuta del ginkgo nel mondo occidentale. Moltissimi studi hanno evidenziato la capacità del ginkgo di migliorare le funzionalità cognitive, la memoria, l'apprendimento e la concentrazione. Tra tutte le attività mentali la capacità di ricordare è forse la più importante e con il passare degli anni diminuisce progressivamente. Il ginkgo è in grado di migliorare l'irrorazione sanguigna ai tessuti cerebrali e può quindi esserci fortemente utile per valorizzare il potenziale mnemonico e contrastare il deterioramento cognitivo. Sembra inoltre essere d'aiuto per la demenza senile e per l'Alzheimer.
2)CIRCOLAZIONE: il ginkgo svolge un effetto benefico sulla circolazione, ossigena i tessuti e rappresenta un valido aiuto in caso di disturbi come gambe gonfie e pesanti, vene varicose ed emorroidi. Migliora l'elasticità delle pareti dei vasi sanguigni, diminuisce la permeabilità capillare apportando quindi una migliore irrorazione ai tessuti. Inoltre il ginkgo è un ottimo antiaggregante piastrinico ed evita quindi la formazione dei pericolosi coauguli prevenendo in questo modo rischi cardiovascolari.
3)ANTIOSSIDANTE: grazie ai numerosi composti antiossidanti (come i flavonoidi) il ginkgo è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi. Questi possono danneggiare strutture come la membrana plasmatica e il DNA portando ad invecchiamento cellulare precoce, abbassando le difese immunitarie e favorendo l'insorgere di malattie e forme tumorali. Alcuni antiossidanti vengono prodotti dall'organismo in maniera endogena per contrastare i radicali ma è sempre bene integrarli con l'alimentazione e con i giusti integratori.
4)ALLERGIE: il ginkgo svolge un'azione anti-PAF il quale favorisce la liberazione di fattori pro-infiammatori e svolge un'azione 1000 volte più potente rispetto all'istamina. E' quindi molto utile in caso di allergie e di asma.
5)UMORE: il ginkgo sembra avere un effetto positivo sull'umore ed è in grado di stabilizzarlo se si soffre di sbalzi d'umore.
Controindicazioni
Erroneamente da come molti possono pensare ("tanto è naturale") ebbene sì, anche i rimedi naturali possono avere delle controindicazioni. Il ginkgo biloba è proprio un tipico esempio di pianta che deve essere assunta con attenzione: il suo uso è infatti controindicato se si stanno assumendo farmaci come antiaggreganti piastrinici, anticoaugulanti e FANS. Il ministero della salute ne sconsiglia l'utilizzo anche in gravidanza e allattamento. E' sempre bene chiedere ad esperti prima di assumere il ginkgo.
Descrizione botanica
E' una pianta dioica: si può quindi trovare sia nella sua forma maschile (con sacche polliniche contenenti i granuli pollinici) che in quella femminile (con ovuli producenti semi). Il ginkgo è una pianta che sopporta bene le condizioni sfavorevoli come l'estrema siccità, l'inquinamento e resiste alle temperature fredde fino a -34० C. Le foglie sono verdi e diventano giallastre in autunno; la loro forma è a ventaglio e sono divise in due lobi, caratteristica che gli conferisce l'appellativo bilobata. Esse presentano un picciolo molto lungo e sono percorse da sottili nervature lungo tutta la lamina fogliare.
I semi che si formano (erroneamente chiamati frutti) sono carnosi, di colore giallo bruno e diventano fetidi dopo completa maturazione per la presenza di acido butirrico.
Parti usate e principi attivi
Vengono utilizzate le foglie a scopo fitoterapico le quali sono raccolte in autunno ed da esse si ottiene l'estratto secco. In Oriente oltre alle foglie utilizzano anche i semi prima della completa maturazione.
Nel fitocomplesso troviamo vari composti che sinergicamente espletano le loro attività : tra questi troviamo i glucosidi flavonoidici (kampferolo, quercitina), i diterpeni lattonici (ginkgolidi A,B,C,J,M), i sesquiterpeni lattonici (bilobalide), l'acido ginkgolico e l'acido idrossiginkgolico.
Proprietà
Ora che conosciamo le parti che vengono utilizzate del ginkgo a scopo fitoterapico e i suoi preziosissimi principi attivi diamo un'occhiata alle proprietà di questa pianta.
1)MEMORIA E CONCENTRAZIONE: questa forse è l'attività più conosciuta del ginkgo nel mondo occidentale. Moltissimi studi hanno evidenziato la capacità del ginkgo di migliorare le funzionalità cognitive, la memoria, l'apprendimento e la concentrazione. Tra tutte le attività mentali la capacità di ricordare è forse la più importante e con il passare degli anni diminuisce progressivamente. Il ginkgo è in grado di migliorare l'irrorazione sanguigna ai tessuti cerebrali e può quindi esserci fortemente utile per valorizzare il potenziale mnemonico e contrastare il deterioramento cognitivo. Sembra inoltre essere d'aiuto per la demenza senile e per l'Alzheimer.
2)CIRCOLAZIONE: il ginkgo svolge un effetto benefico sulla circolazione, ossigena i tessuti e rappresenta un valido aiuto in caso di disturbi come gambe gonfie e pesanti, vene varicose ed emorroidi. Migliora l'elasticità delle pareti dei vasi sanguigni, diminuisce la permeabilità capillare apportando quindi una migliore irrorazione ai tessuti. Inoltre il ginkgo è un ottimo antiaggregante piastrinico ed evita quindi la formazione dei pericolosi coauguli prevenendo in questo modo rischi cardiovascolari.
3)ANTIOSSIDANTE: grazie ai numerosi composti antiossidanti (come i flavonoidi) il ginkgo è in grado di contrastare l'azione dei radicali liberi. Questi possono danneggiare strutture come la membrana plasmatica e il DNA portando ad invecchiamento cellulare precoce, abbassando le difese immunitarie e favorendo l'insorgere di malattie e forme tumorali. Alcuni antiossidanti vengono prodotti dall'organismo in maniera endogena per contrastare i radicali ma è sempre bene integrarli con l'alimentazione e con i giusti integratori.
4)ALLERGIE: il ginkgo svolge un'azione anti-PAF il quale favorisce la liberazione di fattori pro-infiammatori e svolge un'azione 1000 volte più potente rispetto all'istamina. E' quindi molto utile in caso di allergie e di asma.
5)UMORE: il ginkgo sembra avere un effetto positivo sull'umore ed è in grado di stabilizzarlo se si soffre di sbalzi d'umore.
Controindicazioni
Erroneamente da come molti possono pensare ("tanto è naturale") ebbene sì, anche i rimedi naturali possono avere delle controindicazioni. Il ginkgo biloba è proprio un tipico esempio di pianta che deve essere assunta con attenzione: il suo uso è infatti controindicato se si stanno assumendo farmaci come antiaggreganti piastrinici, anticoaugulanti e FANS. Il ministero della salute ne sconsiglia l'utilizzo anche in gravidanza e allattamento. E' sempre bene chiedere ad esperti prima di assumere il ginkgo.
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